di: Terre Carricine

Le Giornate FAI di Autunno

Torricella Peligna - Montenerodomo - Pizzoferrato - Colledimacine

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Torricella Peligna Montenerodomo Colledimacine Pizzoferrato

Viale Raffaele Paolucci - Torricella Peligna


                   A Torricella Peligna le Giornate FAI d’Autunno

 

Sabato 14 e domenica 15 ottobre 2023 arrivano a Torricella Peligna le Giornate FAI d’Autunno per far conoscere la sua storia millenaria incastonata nell’incanto della Maiella. Nel paese montano, sorto su un antico crocevia di tratturi, si ammirano ancora oggi le numerose tracce del passato rinvenutevi a partire dall’epoca italica, con la tribù sannita dei Carricini, passando per quella romana e medioevale.

Solo per queste Giornate FAI, percorrendo  il corso principale di Torricella si possono visitare i palazzi ottocenteschi aperti in via eccezionali dai proprietari e dove si conservano ancora antiche memorie delle famiglie che vi abitarono. Il palazzo dei baroni Tilli venne costruito come residenza estiva per tutta la famiglia, probabilmente verso la metà del XVIII. Nel palazzo Minniti si ammirano ancora le belle volte affrescate, gli eleganti arredi originali, mentre nei palazzi Persichetti e dell’aviatore Luigi Mancini sono conservati cimeli e documenti di due uomini che hanno dato un grande contribuito alla storia d’Abruzzo e d’Italia. La chiesa di San Giacomo Apostolo situata nella parte più alta di Torricella Peligna, insieme alla monumentale Torre Civica, si stagliano maestose di fronte alla Maiella donandovi l’immagine di un borgo sospeso tra cielo e terra.

Pur nel suo piccolo, Torricella ha dato i natali ad un pantheon di uomini illustri che hanno scritto pagine di storia nelle rispettive professioni, come Vincenzo Tobia Bellini nonno del famoso Vincenzo Bellini, il romanziere John Fante, Ettore Troilo il padre fondatore della Brigata Maiella, il giudice-archeologo Alessandro Madonna, lo storico del teatro italiano Silvio D’Amico, il musicista Vincent Persichetti e Lelio Porreca, un appassionato alfiere e paladino del paesaggio abruzzese tra i promotori del Parco Nazionale della Maiella – Geoparco Unesco.

Tra gli itinerari naturalistici proposti dal FAI ai partecipanti dell’evento culturale per far amare e conoscere ancora di più agli italiani le bellezze che si nascondono in ogni angolo della nostra bella Italia, si segnalano anche  il “Tratturo dei palazzi baronali” e “Alla scoperta della Madonna del Roseto” sempre sotto l’incanto della Maiella. La bellezza del paesaggio montano con la sua armoniosa pineta dominata dall’Angelo della Vittoria, fanno di Torricella Peligna uno dei borghi prediletti d’Abruzzo.

 

                   L’autunno delle Giornate FAI a Juvanum con Benedetto Croce

 

Le giornate Fai d’Autunno in programma sabato 15 e domenica 17 ottobre ci portano nell’incanto di rara bellezza paesaggistica e archeologica di Juvanum con il suo affascinante teatro sannitico romano che è parte integrante di uno straordinario parco archeologico dove si conservano e si ammirano, dal terzo secolo avanti Cristo, monumentali vestigia, come il foro, l’acropoli, le terme, i templi e tracce medievali dell’abbazia cistercense di S. Maria in Palazzo. E’ facile qui immaginare all’interno della cavea teatrale che i Carricini costruirono fra il terzo e il secondo secolo avanti Cristo per riunirsi sia in particolari ricorrenze religiose e di mercati, che per assistere alle rappresentazioni teatrali di commedie o tragedie di Plauto, Seneca, Terenzio e Menandro.

Ed oggi qui, in questo primitivo mosaico paesaggistico di un Abruzzo dalla forte vocazione ambientale con tutta la sua intatta, fiera e armoniosa bellezza, vanno in scena le Giornate Fai d’Autunno. Il paesaggio di Montenerodomo e di Juvanum, è un museo a cielo aperto e costituisce il trait d’union tra natura e cultura che dopo più di due mila anni dialogano ancora oggi con l’opulenza del verde montenerese con i suoi campi coltivati, boschi, pascoli, tratturi, i dolci pendii e sorgenti d’acqua che insieme a mura megalitiche raccontano storie di guerrieri, di nobili feudatari, di letterati, di filosofi, di pastori.

Non si vedranno solo vestigia archeologiche a Juvanum, ma per le Giornate Fai si farà anche un ricordo speciale di Benedetto Croce originario di Montenerodomo da parte di padre e di Pescasseroli per la madre, con la presenza del Professor Paolo D’Angelo autore di una sua recente biografia dove, fra l’altro, si concentra proprio sul legame che il gande “filosofo napoletano” ha avuto con l’Abruzzo. Anche se Croce è vissuto quasi sempre a Napoli, eppure, come scrive in una lettera afferma di “essere orgoglioso di custodire nel cuore un cantuccio, nel quale non mi sento che abruzzese”. Sarà lo stesso Paolo D’Angelo a fare da cicerone narratore nel teatro di Juvanum sulla vita e gli studi del filosofo che ha dominato la cultura italiana nella prima metà del Novecento.

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