di: Ottavio Di Renzo

La "Land Art" a Montenerodomo

Un museo a cielo aperto

Montenerodomo

Le mura megalitiche sannitiche, le vestigia archeologiche romane e l’incanto del paesaggio di fronte alla Maiella costituiscono il trait d’union tra natura e cultura del patrimonio di Montenerodomo, uno dei paesi più alti dell’Appennino abruzzese a 1200 metri in provincia di Chieti. Le antichità archeologiche dopo più di duemila anni dialogano ancora oggi con l’opulenza del verde montenerese con i suoi campi coltivati, boschi, pascoli, tratturi, i dolci pendii e sorgenti d’acqua che insieme raccontano storie di guerrieri, di nobili feudatari, di letterati, di filosofi, di pastori e contadini di discendenza sannitica.

Il paesaggio di Montenerodomo è nella sua armonia un museo della memoria a cielo aperto che si estende tra il Sangro e l’Aventino, tra le falde della Maiella e la catena dei Monti Pizzi definita il “cuore verde” del Parco Nazionale della Maiella. La storia del paesaggio è leggibile e fruibile in ogni angolo del suo territorio circondato in gran parte da possenti mura megalitiche di epoca sannitica tra il VI e IV secolo a.C. quando l’attuale territorio era un “oppidum” fortificato. Questo spiega perché a Monteneromo si ha un’alta concentrazione di mura megalitiche, distribuite sia nelle vicinanze del centro abitato che sulle colline circostanti, in particolare a Colle della Guardia e Monte di Maio. Il tratto certamente più significativo, che testimonia la perizia tecnica dei sanniti, è quello della pineta che conserva ancora delle mura megalitiche di pietra calcarea per una lunghezza di circa 50 metri e per un’altezza di 2 metri.

Se poi si aggiungono anche le testimonianze archeologiche romane di Juvanum del II secolo d.C. dove si ammirano nella loro romantica solitudine il foro, l’acropoli, il teatro, le terme, i templi e anche le vestigia dell’abbazia cistercense di S. Maria in Palazzo, Montenerodomo assurge ad una galleria della “Land Art” con l’esposizione perenne di opere all’aperto, fuori dagli spazi elitari dei musei, gratuita e fruibile da chiunque con la massima libertà. La natura qui si sposa con le antichità archeologiche incorniciandole con gli splendidi paesaggi di Montenerodomo di fronte alla Maiella nell’incanto con cui lo contempliamo in ogni stagione dell’anno, con il sole e con la neve, con la pioggia e il vento.