di: Ottavio Di Renzo

Le preistoriche “Pietre lisce”

Il patrimonio di Pennadomo

Pennadomo

Tra i tanti piccoli borghi d’Abruzzo che costellano la Val di Sangro, Pennadomo svela le meraviglie dei suoi ambienti naturali dalle atmosfere primordiali. E’ facile farsi incantare dalle sue scenografiche Pietre lisce, l’unico patrimonio di Pennadomo che non comprende né monumenti, né castelli, né pinacoteche, né musei d’arte realizzati da mano d’uomo, ma solo queste meraviglie che la Natura ha creato e plasmato nel corso dei millenni.

 

Insieme alla configurazione medievale le Pietre Lisce si stagliano dritte in cielo di cui la più emblematica è quella dedicata a Santa Maria: nel loro insieme costituiscono un ristretto tesoro di un ambiente millenario, incontaminato e parte integrante della bellezza di Pennadomo per la sua forte valenza e vocazione paesaggistica. La liscia “madre” è la capofila di un grandioso Parco di pietre che si innalzano e circondano il borgo come solenni menhir come la liscia del Mulino, le due di Tra-lisce e quella della Morretta, più tante varie guglie, pinnacoli e spuntoni di roccia. Una caratteristica delle Lisce è che sembrano pareti di roccia compatte, mentre sono dei giganteschi lastroni di pietra, talvolta soltanto appoggiati, o ancora piantati in mezzo alla montagna.

 

Le Pietre Lisce mantengono ancora dopo vari millenni il loro fascino: un marchio distintivo dell’archeologia di Pennadomo, una risorsa ambientale dalle suggestive geometrie perpendicolari di grande impatto visivo, meta anche dei climbers ed appassionati di arrampicata di cui le Placche dell’oasi sono le più impegnative. Nelle Lisce è scritta la sceneggiatura preistorica del paese: sono le quinte del palcoscenico pennadomese che solo la natura è stato in grado di disegnare e scolpire.

 

Al cambio di scena si aggiunge un’altra meraviglia: l’ancestrale Cascata della Gran Giara formata dal torrente San Leo in mezzo ad una profonda gola. Lo scenario è spettacolare, il torrente nel corso dei millenni ha dilavato gli strati più morbidi delle rocce mettendo a nudo le diverse stratificazioni orizzontali e verticali.

 

Rimasto nascosto per molto tempo, solo da pochi anni il patrimonio delle Pietre lisce di Pennadomo si è svelato ad un turismo di qualità delle Terre Carricine alla ricerca di tesori e bellezze finora non godute.