di: Ottavio Di Renzo De Laurentis

L'opera lirica "John Fante, come siamo diventati il suo paese"

Chieti Torricella Peligna

IN PRIMA NAZIONALE AL TEATRO MARRUCINO DI CHIETI LA NUOVA OPERA LIRICA DEDICATA A JOHN FANTE

Il primo dicembre 2024 è andato in scena al Teatro Marrucino di Chieti in prima nazionale una nuova opera lirica che vede protagonista lo scrittore italo-americano John Fante, tra le maggiori figure di spicco della letteratura statunitense del secolo scorso. Oriundo di Torricella Peligna, in provincia di Chieti, dove era nato suo padre Nicola, John Fante ha scritto celebri romanzi di cui si ricordano “Chiedi alla polvere”, “Aspetta primavera, Bandini”, “La strada per Los Angeles”, “La confraternita dell’Uva” e “Sogni di Bunker Hill”. Nato a Denver in Colorado l’8 aprile 1909 e deceduto a Los Angeles nel 1983, Fante è considerato uno degli scrittori americani più importanti della sua generazione alla stregua di Hemingway, Faulkner e Steinbeck.

Alla vita dello scrittore e sceneggiatore, il compositore Antonio Cericola, su libretto tratto dalla sceneggiatura di Miloje Popovic, con la regia di Antonio De Petris, ha dedicato l’opera lirica “John Fante – Come siamo diventati il suo paese”. É un atto unico la cui storia è ambientata a Torricella Peligna, e celebra il legame profondo tra lo scrittore e la terra d'origine dei suoi progenitori, trasformandone in musica le radici culturali e umane.

Al Teatro Marrucino il Maestro Simone Genuini ha diretto l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio Gaetano Braga di Teramo. La parte corale è affidata al Coro del Conservatorio Braga e al Coro Lirico d’Abruzzo diretti dal Maestro Paolo Speca. Gli interpreti sono stati gli allievi del Conservatorio di Teramo fra cui Maurizio Leoni, Manuela Formichella, Alba Riccioni, Tommaso Nicolosi, Giacomo Medici, Raffaele Costantini, Piersilvio De Santis, Angelo Caprara, Nadiya Tryshnevska, Michela Iallorenzi, Samuele Lattanzi, Anastasia Condrea, Anastasia Marinkina, Mimmo Lerza, Tonino Crisciotti, Daniele Di Nunzio, Claudia Nicole Calabrese.

L’opera, con uno stile originalissimo, trasferisce sul palco uno spaccato di terra d’Abruzzo, alla luce della vita e dell’arte di John Fante (1909-1983). La musica di Antonio Cericola, si attiene alla tradizione operistica italiana ma con influenze anche jazz e blues, evocando l’atmosfera della Los Angeles nel periodo in cui visse lo scrittore, mentre la sceneggiatura è un’innovativa fusione di cultura abruzzese e di arte letteraria e musicale.

Per onorare e perpetuare il raggiunto “sogno americano” del grande romanziere e sceneggiatore, a Torricella Peligna si svolge ogni anno il Festival letterario “Il dio di mio padre“, che nei mesi estivi richiama scrittori, giornalisti, critici, registi e rinomati artisti per promuovere la conoscenza di John Fante, il “narratore più maledetto d’America”.

 

[Crediti | Testi: Ottavio Di Renzo De Laurentis | Foto: Laura Di Biase]

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