di: Terre Carricine

Microbirrificio Delphin

Altino - Roccascalegna (Chieti)

Altino Roccascalegna

Giuseppe Villani, quarantenne nativo di Roccascalegna (Chieti), una laurea in design, per tredici anni progettista di espositori per gioielli e orologi della prestigiosa maison Bulgari, oggi visionario mastrobirraio con il sogno – in corso di svolgimento – di produrre birre equilibrate e insieme provocatorie, ricche del terroir abruzzese. Mettersi in discussione sempre per non omologarsi, il suo credo.

Un progetto ambizioso e lungimirante fin dal nome scelto per il suo microbirrificio indipendente, “Delphìn”, da Delfinato, titolo onorifico e antica regione del regno di Francia. Un nome che restituisce idealmente il senso ultimo del brand: allevare la propria creatura, o pupillo, per potergli tramandare un’eredità importante.

Per Giuseppe una mission che, in vista del decimo anno di attività di “Delphìn. bière du Chateau 2013”, pare materializzarsi in un promettente affiancamento in bottaia con la possibilità di potenziare la sede del microbirrificio che si trova sulla Nazionale ad Altino (Chieti). Per le degustazioni, nel fine settimana, è aperta la tap room di Roccascalegna incastonata nel magnifico scenario del Castello medievale.

Cultura, creatività, artigianato e una buona dose di abruzzesità sono il segreto dello stile Delphìn nella forma e nella sostanza.

Birre più e meno estreme, gastronomiche e/o da meditazione, certamente inusuali e ben oltre il gusto standard, ognuna legata alla sua stagionalità, un percorso, una storia.

Il primo motivo di originalità è dato dagli ingredienti utilizzati, per quasi la metà abruzzesi. A cominciare dall’acqua della Maiella, sorgente del Verde, microfiltrata “ma non trattata”, precisa Giuseppe. Per il frumento, varietà nostrane di farro e grano frasinese, segale e avena, tutto coltivato in una vicina azienda agricola bio.

A chilometro zero anche gli ingredienti che raccontano di peculiari speziature. Il Fico bianco secco reale di Atessa dona note di frutta matura alla tripel. ”Cesarin”: foglie di crespigno, i comuni “cascigni”, aromatizzano la pale ale “Hopcasc”, premiata Birra Slow 2021: le uve Trebbiano e Montepulciano d’Abruzzo fanno la base mosto della iga “Presentosa cuore d’Abruzzo”; il Sedano Nero di Torricella Peligna (Chieti) è impiegato nella speciale golden ale commissionata (intero lotto, perciò in esclusiva) dalla stessa azienda produttrice dell’antico e ricercato ortaggio.

“Il valore aggiunto del metodo artigianale è nell’unicità di ogni lotto. Ogni cotta è inimitabile per le molte varianti che entrano in gioco” rivela il mastrobirraio. “Il crespigno cambia sapore con la stagione più o meno piovosa, e così il fico bianco reale per effetto di un’estate come quella trascorsa siccitosa e povera di frutti, poco sviluppati”.

“Tutto ciò porta a capire quanto il mondo della birra artigianale non sia qualcosa di complicato, ma un mondo che ci appartiene, che racconta la nostra cultura gastronomica e agricola” sottolinea il professionista roccolano. “Credere nelle opportunità di fare rete tra artigiani di nicchia come noi è salvifico per l’identità del luogo, qualcosa che ci rende unici e, insieme, più forti”

 

Microbirrificio Delphin

Via Nazionale 38 - Altino (Chieti)

Vai al sito