di: Ottavio Di Renzo De Laurentis

Sconfinamenti: storie di emigrazione di italo discendenti

Torricella Peligna

“SCONFINAMENTI”: STORIE DI EMIGRAZIONE DI ITALO-DISCENDENTI IN GARA PER IL “PREMIO ITALIA RADICI NEL MONDO”

Nel corso della manifestazione “Più libri più liberi” (4-8 dicembre 2024), in programma a Roma, è stato presentato il volume “Sconfinamenti” che raccoglie 16 racconti inediti dei finalisti del “Premio Italia radici nel mondo - Toto Holding 2024” incentrato sulle emigrazioni. E’ un premio che vuole dare voce agli italo discendenti, raccogliendo testimonianze da tutti il mondo. La presentazione di “Sconfinamenti” (Ianieri Edizioni – Euro 18,00) è stata fatta dalla creativa di eventi letterari Giovanna Di Lello, con Giuseppe Sommario organizzatore del festival “Spartenze” e con lo scrittore Alessio Romano

Il premio è una emanazione del John Fante Festival “Il dio di mio padre”, organizzato da Giovanna Di Lello, in programma nel mese di agosto a Torricella Peligna. Da questo paese montano, della provincia di Chieti, agli inizi del 1900 era partito il padre dello scrittore John Fante, per andare in America. Nei romanzi dell’oriundo Fante c’è molta emigrazione, in quanto per lui era importante dimostrare da dove veniva.

“Il “Premio Italia radici nel mondo” – ha sottolineato la Di Lello - nasce dalla volontà di instaurare una collaborazione stabile e sistematica in Italia e all'estero, sulla discussione dei temi che riguardano l'emigrazione italiana e le sue infinite declinazioni, l'italianità, il legame fra le comunità dei “restati e quelle degli spartiti”, i tratti identitari, le identità mobili, le radici con i loro luoghi d’origine”. La motivazione profonda, culturale, politica, sentimentale, di questa antologia di “racconti” e di “memorie” pubblicata in “Sconfinamenti”, è quella di vedere, in un periodo in cui tutto sembra finire e fuggire, come partenza, radici, nostalgia, sradicamento, spaesamento, appaesamento, ritorno o illusione del ritorno sono vissuti, interiorizzati, raccontati dagli “italiani di ultima generazione” e dagli “italiani di prima generazione”, che presentano somiglianze e diversità sorprendenti. L’antropologo Vito Teti nella prefazione dell’antologia scrive che “Sconfinamenti ci restituisce il complesso viaggio di chi si muove tra “qui” e altrove”, spaesamento e affermazione di presenza, mondo delle origini e universo delle mescolanze. Sconfinamenti ambisce a restituire storie, vicende, movimenti, delusioni, sconfitte, nostalgie, desiderio di “paese” e di mondo, attraverso una testimonianza che è ricerca e scrittura letteraria”.

 

[Crediti | Testo: Ottavio Di Renzo De Laurentis | Foto: Ottavio Di Renzo De Laurenti]

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