Altino Casoli Gessopalena Montenerodomo Pennadomo Roccascalegna Torricella Peligna
Il progetto turistico culturale delle Terre Carricine coinvolge unitariamente i paesi di Altino, Casoli, Gessopalena, Montenerodomo, Pennadomo, Roccascalegna e Torricella Peligna. Il vasto territorio della provincia di Chieti è caratterizzato da una lontana origine storica pre-italica al tempo dei Sanniti suddivisi in varie tribù come quella dei Carricini e aveva il capoluogo a Juvanum, presenta altre caratteristiche di identità storica ed unitaria.
Tutti i comuni aderenti al progetto hanno anche una lontana comune denominazione geografica in quanto sorgevano entro i confini del territorio Domo, come ci ricordano nel 958 sia il “Chronicon vulturnense” dell’abbazia di San Vincenzo al Volturno che nel 1125 il “Catalogo dei baroni”. Il territorio Domo andava da Palena e Pizzoferrato fino alle rive dei fiumi Sangro e Aventino e i centri abitati che vi sorgevano al suo interno avevano tutti il suffisso in “Domo”, e quindi, Gisso in Domo, Turricella in Domo, ecc. Tale denominazione è rimasta fino agli inizi del 1300 circa, quando il suffisso in Domo è sparito con l’eccezione di Montenerodomo e Pennadomo che ancora oggi conservano la memoria di quel particolare territorio dell’Abruzzo meridionale. Non solo, ma secondo lo storico tedesco Theodor Mommsen (1817 – 1903) i confini del municipio romano di Juvanum comprendeva, senza dubbio (“comprehendit sine dubbio”), anche Pennadomo, Torricella, Montenerodomo, Fallascoso, Gessopalena e altri comuni intorno alla Maiella fino a Palena.
Oltre al territorio Domo, anche nei nostri giorni sussiste un altro elemento unitario delle Terre Carricine di primaria importanza per la storia della Resistenza italiana contro il nazifascismo: è la Brigata Maiella l’unica formazione partigiana che è stata decorata con la “Medaglia d’oro al valor militare”. Il padre fondatore è stato Ettore Troilo di Torricella Peligna ma era originario di Pennadomo dove erano nati sia il padre Nicola che il nonno Giuseppe. Il battesimo della neonata formazione patriottica avvenne a Casoli il 5 dicembre 1943 quando i patrioti si misero a disposizione del comando degli Alleati per liberare i paesi intorno alla Maiella. Comandante militare in campo era Domenico Troilo di Gessopalena. Nei due anni di vita della Brigata Maiella, che terminò la sua missione dopo la liberazione dell’Italia nel luglio del 1945, aderirono molti patrioti provenienti da Torricella Peligna, Montenerodomo, Roccascalegna, Altino, Casoli, Gessopalena e Pennadomo.
Le “Terre Carricine” hanno nel loro Dna molti elementi identitari che vanno ulteriormente valorizzati e incrementati per perseguire il bene comune nella promozione e valorizzazione turistica ed economica del territorio.