di: Ottavio Di Renzo

TURISMO INTERNAZIONALE NEI PALAZZI E DIMORE NOBILIARI

Casoli

L’Abruzzo delle Terre Carricine potrebbe diventare la nuova meta preferita dai turisti stranieri in Italia, soprattutto nei piccoli borghi delle aree interne. A Casoli sorgerà il primo private residence club della regione nella sede di Palazzo Ricci, un edificio storico risalente al 1799, appartenuto ai baroni Ricci, che nel 2019 è stato acquistato dalla statunitense “Viaggio Resorts LLC”, specializzata in proprietà di lusso in destinazioni italiane. E’ una testimonianza del crescente interesse degli investitori e turisti stranieri che hanno trovato nei dintorni della Maiella una “new Tuscany” da vivere. Anche la Cnn e il New York Times hanno segnalato l'Abruzzo come “new hot destination”. Palazzo Ricci è una delle prestigiose dimore di Casoli fu costruito dal barone Mosè Ricci, senatore del Regno d'Italia, che si unì alla famiglia Michetti, sposando Aurelia, figlia del celebre pittore Francesco Paolo. Abbandonato da anni, ora sono in corso i restauri per realizzarvi 14 residenze di lusso che immetteranno nell’economia locale circa 3 milioni di euro l’anno. L’inaugurazione del nuovo Palazzo Ricci è prevista nel corso del 2024.

Il Palazzo Ducale – Castello Masciantonio è un monumento nazionale ed è il simbolo di Casoli che domina dall’alto del colle in tutta la sua maestosa fierezza e dove si conservano le memorie storiche della città. All’inizio, nel IX secolo, il castello era una torre di avvistamento e poi nel corso dei secoli è stato ampliato dai vari feudatari dagli Orsini ai Colonna, ai Carafa e ai principi d’Aquino che lo hanno trasformato in un palazzo nobiliare ad uso abitativo con giardino rinascimentale. Dal 1916 è stato ereditato da Pasquale Masciantonio avvocato e parlamentare che ospitò nel castello, fra gli altri, Gabriele D’Annunzio, che lasciò scritto sulle pareti della sua stanza la celebre frase "La pazienza è l'immortal nepente che afforza i nervi e l'anima ristora!", e poi Francesco Paolo Michetti, Edoardo Scarfoglio, Francesco Paolo Tosti e Guglielmo Marconi. I Masciantonio vendettero il castello al comune di Casoli nel 1981. All’interno del Palazzo Ducale si trovano un museo archeologico, il museo della memoria della seconda guerra mondiale quando fu sede prima del comando tedesco e poi degli alleati, un auditorium, la sala dove Ettore Troilo il 5 dicembre 1943 fondò la Brigata Maiella, mentre nella Sala del maggiore inglese Lionel Wigram sottoscrisse l’accordo per combattere al fianco degli inglesi per liberare l’Italia dal nazifascismo. Nella Stanza del Silenzio è presente una mostra permanente sui protagonisti del “Cenacolo Abruzzese”.

 

Palazzo Tilli è stato edificato nel XVIII secolo ed è uno dei gioielli del patrimonio artistico e architettonico abruzzese in quanto rappresenta un caso esemplare di costruzione arrivata integra nei nostri giorni. Il palazzo, nel cuore di Casoli, si innalza su quattro piani con cantine, cappella privata, un susseguirsi di stanze di antichi saloni con volte affrescate raffigurante scene allegoriche di caccia, di armi e scene floreali. Appartenuto alla famiglia Tilli fino al 2013 quando è stato acquistato dalla imprenditrice pescarese Antonella Allegrino che l’ha sottoposto ad un sontuoso restauro che è possibile vedere su Youtube con un “virtual reality” tutti gli spazi del Palazzo per un’esperienza immersiva e sognante tra dame e cavalieri del ‘700 – ‘800 con abiti e preziosi gioielli. Palazzo Tilli oltre al valore artistico e architettonico, ha un legame con pagine dolorose della storia più recente del Paese e della regione, poiché la cantina e la Palazzina di via Del Fiore sono state i "campi di concentramento" numero 2 e 3 di Casoli durante il secondo conflitto mondiale. Una targa ricorda nella “Palazzina della Memoria” i nomi degli internati ebrei che, fra il 1940 e il 1943, sono stati confinati nella cittadina, prima di essere uccisi dai nazisti nei campi di sterminio. Il 25 aprile del 2018 il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha visitato le cantine del palazzo dove furono rinchiusi gli ebrei.

 

Nel centro storico di Casoli prospettano lungo le strade altre residenze nobiliari e di pregio architettonico ricche di fascino e di atmosfere sospese nel tempo come i Palazzi Travaglini – De Vicentiis, De Cinque e dell’archeologo Giulio De Petra che diresse gli scavi di Pompei ed Ercolano e nel 1895 fu il primo a studiare con criterio scientifico il sito archeologico di Cluviae, l’antica città sannita da cui nei secoli successivi originò la tessa Casoli. E’ grazie anche a questi numerosi palazzi storici che Casoli è entrato a far parte del club dei borghi più belli d’Italia costituendo un forte richiamo per un turismo che travalica i confini nazional.

Palazzo Tilli