di: Ottavio Di Renzo De Laurentis

Inaugurazione

Mostra storico-documentaria

Casoli


MOSTRA STORICA PERMANENTE SUI CAMPI DI CONCENTRAMENTO FASCISTI IN ABRUZZO DAL 1940 AL 1943

Luogo della memoria europeo, Casoli, è stato uno dei 15 campi di concentramento abruzzesi allestiti dal regime fascista. Nell’aprile del 1940 fu scelta dal Ministero dell’Interno come luogo idoneo all’internamento di “ebrei stranieri”. Furono individuati due edifici principali per allestirvi il campo di concentramento: le cantine e le sale di Palazzo Tilli e alcune aule nei locali dell’ex Municipio. L’insieme di queste strutture costituirono il sistema del campo fascista di Casoli attivo fino all’8 settembre del 1943.

“Qui risiedono da cittadini e uomini liberi coloro che tra il 1940 e il 1943 furono in questi luoghi internati e privati dei diritti inviolabili a causa delle prescrizioni del R.D.L. n. 1728 del 17 novembre 1938 ‘provvedimenti in difesa della razza italiana’ e delle successive disposizioni di internamento durane le contingenze belliche”. Queste parole, incise su un cartello illustrativo in Piazza della Memoria sintetizzano il dramma e la tragedia vissuti da tutti i 218 nomi degli internati civili “ebrei stranieri”(108) per lo più tedeschi, austriaci, polacchi, e degli internati politici “ex jugoslavi” per la maggior parte croati e sloveni, che furono internati nel locale campo di concentramento di Casoli. Dopo l’8 settembre 1943, sotto l’occupazione tedesca dell’Italia, nove degli ebrei internati furono deportati e sterminati ad Auschwitz; un altro invece fu assassinato alla Risiera di San Sabba (Trieste).

Per non dimenticare le innocenti vittime del regime fascista, ora a Casoli, nelle scuderie del maestoso Palazzo – Castello Ducale, in occasione della giornata nazionale della memoria 2025, sarà possibile visitare una mostra permanente sui “Campi di concentramento fascisti in Abruzzo dal 1940 al 1943”. Attraverso numerosi pannelli illustrativi si svolge un percorso didattico ricco di documenti storici, immagini e fotografie, per spiegare come l’Abruzzo sia stata la regione prescelta dal regime fascista, per attuare il suo aberrante sistema concentrazionario.

 

 

[Testo: Ottavio Di Renzo De Laurentis]

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