di: Terre Carricine

Opera lirica "John Fante - Come siamo diventati il suo paese"

di Ottavio Di Renzo De Laurentis

Chieti Torricella Peligna


AL TEATRO MARRUCINO DI CHIETI VA IN SCENA L’OPERA LIRICA “JOHN FANTE – COME SIAMO DIVENTATI IL SUO PAESE”

 

John Fante, lo scrittore e sceneggiatore italo americano originario di Torricella Peligna, (CH) , è il protagonista di un’opera lirica composta da Antonio Cericola su libretto liberamente tratto dalla sceneggiatura di Miloje Popovic, con la regia di Antonio Petris. “John Fante – Come siamo diventati il suo paese” è un atto unico la cui storia è ambientata a Torricella Peligna, che celebra il legame profondo tra lo scrittore John Fante e la terra d'origine dei suoi progenitori, trasformandone in musica le radici culturali e umane.

La prima rappresentazione assoluta di “John Fante – Come siamo diventati il suo paese”, va in scena al Teatro Marrucino di Chieti il primo dicembre 2024 con l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio Gaetano Braga di Teramo, diretta dal maestro Simone Genuini. La parte corale è affidata al Coro del Conservatorio Braga e al Coro Lirico d’Abruzzo diretti dal maestro Paolo Speca. Interpreti: Maurizio Leoni, Manuela Formichella, Alba Riccioni, Tommaso Nicolosi, Giacomo Medici, Raffaele Costantini, Piersilvio De Santis, Angelo Caprara, Nadiya Tryshnevska, Michela Iallorenzi, Samuele Lattanzi, Anastasia Condrea, Anastasia Marinkina, Mimmo Lerza, Tonino Crisciotti, Daniele Di Nunzio, Claudia Nicole Calabrese.

L’opera, con uno stile originalissimo, trasferisce sul palco uno spaccato di terra d’Abruzzo, alla luce della vita e dell’arte dello scrittore americano John Fante (1909 – 1983). La musica di Antonio Cericola, si attiene alla tradizione operistica italiana ma con influenze anche jazz e blues, evocando l’atmosfera della Los Angeles nel periodo in cui visse lo scrittore, mentre la sceneggiatura è un’innovativa fusione di cultura abruzzese e di arte letteraria e musicale.

Da ricordare che a John Fante il Comune di Torricella Peligna dedica ogni anno il Festival Letterario “Il dio di mio padre” e nella locale mediateca è conservata l’opera omnia dello scrittore, fra cui si ricordano i romanzi “Chiedi alla polvere”, “Aspetta primavera, Bandini”, “La strada per Los Angeles”, “La confraternita dell’Uva” e “Sogni di Bunker Hill”.

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