Montenerodomo
Nel cuore dell’Appennino abruzzese su una rupe calcarea è situato Montenerodomo che con i suoi 1.165 metri s.l.m. è il paese più alto delle TERRE CARRICINE.
Illustre discendente del borgo è Benedetto Croce, filosofo, storico, politico, critico letterario e uno dei principale punti di riferimento della cultura italiana nel primo e nel secondo dopo guerra.
Durante la Seconda Guerra Mondiale il paese subì gravi danni, il centro si trovò, infatti, lungo il percorso tedesco della Linea Gustav e venne attaccato nell’inverno del 1943, il paese fu ridotto a un cumulo di macerie e la ricostruzione del paese si protrasse per qualche decennio. Il gruppo dei partigiani monteneresi, arruolati nella Brigata Maiella, si fece onore combattendo al fianco degli alleati.
La maestosa e affascinante Maiella è lo sfondo del suggestivo Parco archeologico di Iuvanum. Secondo le fonti, Montenerodomo era una città fortificata dei Carecini, tribù sannita. Come riportano le fonti storiche dopo le Guerre Sociali Iuvanum diventa un Municipio Romano. L’acropoli occupava la piccola altura, dove in due momenti diversi furono eretti due templi, orientati a sud-est. Il territorio di Iuvanum è diviso in tre parti: il santuario e il teatro, il foro e la basilica e gli edifici privati. A ridosso del sito, un moderno edificio ospita il Museo Archeologico, che dispone di un percorso appositamente pensato per gli ipovedenti. Adiacente all’Area archeologica è presente una vasta area Pic-nic.
Il sito è tuttora oggetto di scavi ad opera degli archeologi dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara e nel periodo estivo viene organizzata la serata “Saperi e sapori antichi a Iuvanum”, un’occasione conviviale per vivere la storia.