Il borgo di Roccascalegna si sviluppa ai piedi del famoso Castello Medievale, gioiello delle TERRE CARRICINE.

Lungo il borgo si trova la “porta del forno”, una struttura a forma di torretta dove solo le donne potevano panificare ma pagando una tassa. Proseguendo per Via Codacchie e superato il Supporto, alla destra inizia una gradinata che conduce al Castello e alla chiesa di San Pietro.

Il Castello Medioevale, di origine Longobarda, sorge su uno sperone di roccia arenaria e nasce principalmente come avamposto militare e nei secoli venne adibito alla residenza dei baroni, la quale non esiste più perché nel 1940 il torrione crollò in seguito ad un terremoto. Non è stato possibile ricostruirlo perché i materiali originali furono rubati dagli abitanti del paese che, dopo la guerra, li usarono per ricostruire le proprie abitazioni.

Famosa è la leggenda della “mano insanguinata” del Barone Corvo de Corvis  che reintrodusse a Roccascalegna, nella seconda metà del 1600, lo “jus primae noctis” cioè il “diritto alla prima notte di nozze”. La leggenda vuole che il Barone fu pugnalato sul talamo nuziale da un uomo travestito da sposa che poi lo buttò giù nella rupe.

L’accesso alla struttura si distingue per la lunga gradonata, originaria del 1700 circa, che porta fino al ponte levatoio.

Dopo aver subito un abbandono di oltre tre secoli, i Croce-Nanni lo cedettero al Comune che iniziarono i lavori di restauro. Ad oggi il castello è visitabile in toto. Al suo interno ospita mostre, incontri e manifestazioni culturali, convegni o presentazioni di qualsiasi genere, visite guidate per soddisfare le curiosità dei nostri turisti e garantisce loro l’apertura nei giorni indicati sul sito internet.

Il suggestivo luogo è una perfetta location per romantici matrimoni civili nelle TERRE CARRICINE.