Casoli Gessopalena Montenerodomo Roccascalegna Torricella Peligna
“Il popolo abruzzese, forse perché legato a una storia di bisogno e povertà, aveva un grande desiderio di darsi a Dio. Molte chiese, bellissime, hanno una ricchezza di arte grazie al contributo della gente che ha voluto lodare Dio con la bellezza degli edifici consacrati”. Queste sono alcune riflessioni dell’arcivescovo di Chieti, Bruno Forte, sulle ragioni storiche che hanno contribuito a creare il ricco e suggestivo patrimonio delle chiese della regione. È il caso di alcuni edifici religiosi che sorgono nell’ambito delle Terre Carricine, il comprensorio situato di fronte alla Maiella, tra i fiumi Sangro e Aventino. Relativamente piccola, questa area geografica anticamente abitata prima dalla tribù sannitica dei Carricini e dai Romani, annovera in uno straordinario parco naturalistico, i comuni di Altino, Casoli, Gessopalena, Montenerodomo, Pennadomo, Roccascalegna e Torricella Peligna. Paesi che hanno un’anima antica e che pur non distanti tra di loro, vantano differenti storie e origini, venerano i propri santi e Madonne.