La Chiesa di Santa Maria Maggiore e il Castello Ducale sono un unico grande affascinante complesso monumentale che domina la valle del Sangro Aventino fino alla scenografica maestosità della Maiella. Derivata dalla cappella palatina nel 1455 ad opera dei principi Orsini, la chiesa, allora dedicata a Santa Maria Assunta, nel XVII secolo sotto la signoria dei D’Aquino fu ampliata con l’aggiunta della navata centrale, dell’absidale e della navata destra. Dai restauri del 1868 ha assunto l’attuale denominazione di Santa Maria Maggiore e l’aspetto neoclassico anche nella facciata ingentilita da una doppia scalinata che conduce all’ingresso principale.

La magnificenza dell’interno basilicale a tre navate è testimoniato oltre che dall’armonia dello spazio liturgico, anche dalle pitture murali, dai dipinti devozionali della volta, dagli stucchi neoclassici, dagli arredi e fino agli artistici altari da quello absidale alle cappelle laterali. Particolarmente ricca è la collezione di pale d’altare di rilevanza artistica di cui la più emblematica è quella della Madonna del Rosario del 1572 di scuola aquilana e nel cui altare si ammira un elegante tabernacolo scolpito in pietra.

Da segnalare poi un dipinto del compatrono di Casoli San Gilberto in gloria del 1797 di Pasquale Bellonio da Ortona, una Madonna con bambino tra san Giacinto e San Biagio del 1848 di Francesco Maria de Benedictis e una Madonna del Carmine del XVI secolo. Nello sportello ligneo del battistero del XVI secolo è scolpito lo stemma più antico di Casoli con la raffigurazione dell’arma della famiglia feudataria degli Orsini.

[Crediti | Testi: Ottavio Di Renzo De Laurentis | Voce e musica: Red Sprecacenere, Studio Qreate | Foto: Laura Di Biase]