di: Ottavio Di Renzo De Laurentis

Pennadomo | Centro storico - Piazza dell’Unione - Chiesa Sant’Antonio

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Centro storico - Piazza dell’Unione - Chiesa Sant’Antonio

La Piazza dell’Unione è la piazza delle memorie della vita sociale di Pennadomo e dove confluiscono tutte le strade che si diramano nei vari quartieri. L’edificio più imponente e identitario della piazza è la Chiesa di Sant’Antonio di Padova edificata “fuori dalla mura” nel 1568 e restaurata nel 1721 come ricorda la scritta sull’architrave della porta. L’interno è ad una sola navata con abside al cui centro è collocata la statua del Santo. Sotto l’altare si ammira l’artistico bassorilievo di Sant’Antonio morente realizzato nel 1935 dal concittadino Nicola Lucci.

Sulla facciata della chiesa è collocato dal 1928 uno dei simboli delle memorie di Pennadomo: il Monumento ai Caduti della prima guerra mondiale realizzato dall’artista Nicola Lucci e dal 1964 vi sono stati aggiunti i nomi dei militari e civili deceduti durante il secondo conflitto mondiale fra cui quelli dei tre patrioti della “Brigata Maiella”, Lorenzo D’Angelo, Luigi Donato Di Francesco e Nicola Di Renzo uccisi il 3 febbraio 1944 dai tedeschi a Pizzoferrato.

Da Piazza dell’Unione sulla sinistra si dirama in basso Via Peligna una delle più belle strade di Pennadomo con i suoi romantici balconi e ingressi delle case fioriti. Superato lo storico Palazzo De Ritis si arriva sulla cima della Liscia del Molino estasiati dalla potenza ammaliante e dominante della Liscia di Santa Maria e dalla rocce verticali delle frontali Liscia della Moretta e di Trallisce.

La configurazione medievale di Pennadomo si manifesta, partendo da Piazza dell’Unione, dall’inizio di Via San Nicola e fino alle ultime case sotto la pietra liscia di Santa Maria. Dalla fascinosa forma ascensionale e leggermente sinuosa, Via San Nicola dal 1300 è la strada maestra del paese e dove si possono ammirare degli edifici storici come il vecchio municipio e l’imponente palazzo parrocchiale.

Sulla Via San Nicola si dispiega Via Carbonaio una suggestiva diramazione circolare nel piccolo quartiere medievale, palcoscenico di antiche memorie della civiltà contadina pastorale ora in parte abbandonato e che termina nel sorprendente belvedere del “Valzo”. Mentre alla fine di Via San Nicola nel viottolo delle Starelle si apre, nel delimitato orizzonte, il panorama mozzafiato che spazia dalle sottostanti Lisce del Molino e della Morretta alla cima innevata della Maiella.

 

[Crediti | Testi: Ottavio Di Renzo De Laurentis | Voce: Red Sprecacenere, Studio Qreate | Foto: Laura Di Biase]

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