Il Monumento ai Caduti di Marcinelle
Eligio Di Donato, Volante Di Donato, Antonio Di Pomponio, Nicola di Pomponio, Gabriele Travaglini, Mario Zinni: a questi concittadini emigrati e morti poco dopo l’alba dell’8 agosto 1956 lontani dalla terra natia nell’immane tragedia della miniera di carbone “Bois du Cazier” a Marcinelle in Belgio, Roccascalegna dedica un monumento in Via Duca degli Abruzzi a perenne memoria. Con loro perirono nell’incendio divampato per la scintilla di un carrello malfunzionante a mille metri di profondità 262 minatori: 136 erano italiani di cui 60 abruzzesi. Marcinelle è stata la più grande tragedia sul lavoro all’estero della storia degli abruzzesi.
Il “memorial” è stato inaugurato l’8 agosto 2004 nel giorno dell’anniversario della tragedia e il suo drammatico simbolo è un carrello ferroviario pieno di carbone. È un dono della città di Marcinelle ai “figli di Roccascalegna” emigrati per fame e povertà, per mantenere la famiglia e cercare una speranza di riscatto sociale dopo anche i dolori e i lutti della seconda guerra mondiale, ma che non vi fecero più ritorno. È composto da 4 essenziali pannelli di cui due con l’incisione dei volti sofferenti di minatori ricoperti di polvere nera che si innalzano su un praticello dove la rinascita di una nuova vita è simboleggiata da piccole piante di variopinti fiori.
La “Piazzola delle vittime di Marcinelle” è un pagina di storia per l’intera comunità di Roccascalegna legata da vincoli di parentela e amicizia, come lasciano intendere gli stessi cognomi delle vittime. Quando le salme dei minatori ritornarono al paese fu un giorno di lutto per tutti.
La miniera di carbone “Bois du Cazier” oggi è un museo e patrimonio mondiale Unesco. Dal 2001 in Italia l’8 agosto si commemora “la giornata del sacrificio del lavoro italiano nel mondo per onorare tutti i lavoratori caduti all’estero”.
[Crediti | Testi: Ottavio Di Renzo De Laurentis | Voce e musica: Red Sprecacenere, Studio Qreate | Foto: Laura Di Biase]