È dedicata ai Santi protettori Cosma e Damiano la Chiesa parrocchiale di Roccascalegna edificata “fuori le mura” nel 1568 e dopo più di 4 secoli è sempre il cuore della vita religiosa della popolazione. La devozione per i Santi fratelli medici originari dell’Asia minore, e martirizzati nel 303 d.C. durante le persecuzioni dei cristiani dell’imperatore romano Diocleziano, ha fatto di Roccascalegna anche un centro di pellegrinaggi del territorio per implorare le loro taumaturgiche grazie. I nomi dei Santi Cosma e Damiano dal 1773 sono incisi sul portale di ingresso dell’edificio religioso che presenta una facciata di grande semplicità ed eleganza.

L’interno è a tre navate con pareti ridipinte con stilemi e cornici baroccheggianti e presenta ancora piccoli capolavori d’arte, come un dipinto su tela raffigurante una Madonna con Bambino del 1863. Sulla navata destra in una nicchia sono collocate le due statue devozionali a mezzo busto dei Santi Cosma e Damiano con la palma del martirio, scolpite in legno e poste su due piedistalli anch’essi di legno intagliato e dorato risalenti al XVIII secolo. Da ammirare sono pure le due Croci processionali di fattura settecentesca con intarsi di madreperla e reliquiari del XIX secolo. Nel presbiterio dell’altare maggiore, ornato di colonne di marmo con al centro un dipinto con la “Santissima Trinità" di Francesco Maria De Benedictis da Guardiagrele, è custodito il candelabro del Cero pasquale scolpito in pietra e risalente al 1732.

Luogo di preghiera per eccellenza di Roccascalegna, come scritto in un cartiglio posto al centro della volta della chiesa, “Domus mea domus orationis est”, non si poteva non venerare e pregare anche la Madre di Dio come da antica tradizione in tutto l’Abruzzo, dove ogni paese ha la “sua Madonna”: qui è la settecentesca coronata Madonna del Rosario con Bambino avvolta in un mantello bianco a cui i fedeli si rivolgono devotamente non solo a maggio durante il mese mariano.

[Crediti | Testi: Ottavio Di Renzo De Laurentis | Voce e musica: Red Sprecacenere, Studio Qreate | Foto: Laura Di Biase]