Nell’armonia del paesaggio di Montenerodomo, uno dei paesi più alti dell’Appennino abruzzese a 1200 metri in provincia di Chieti, le antichità archeologiche delle mura megalitiche sannite che circondano il territorio, unitamente a quelle della romana Iuvanum, dopo più di duemila anni, dialogano ancora con il circostante florido paesaggio, raccontando storie di guerrieri, di pastori, di cavalieri e di nobili feudatari. In questo museo della memoria a cielo aperto, Iuvanum ha un ruolo predominante con il suo Parco Archeologico a cui fa da sfondo la maestosità della Maiella.
Iuvanum apparteneva al territorio dei Carricini, di cui era il centro commerciale e religioso prima della “guerra sociale” combattuta tra il 91 e l’88 a.C. Municipio romano della “IV Regio Samnium” dall’età augustea del primo secolo d.C. Iscritto alla tribù degli Arniensis, era gestito da un quadrumvirato. Un collegio di 6 persone, i “seviri augustales”, esercitava la magistratura. In età tardo antica Iuvanum conobbe il declino e l’abbandono in pieno medioevo.
La memoria di Iuvanum è leggibile e fruibile nel Parco Archeologico. Sull’Acropoli c’erano due templi, paralleli e contigui. Un tempio risale alla prima metà del III secolo a.C. e conserva il nucleo del podio di travertino, dei rocchi di colonne e delle basi modanate a gola rovescia. L’altro è del II secolo a.C., ed è suddiviso in tre ambienti con cella, pronao e scalinata. Si ipotizza che fossero dedicati a Giove e Ercole. Il Teatro risale al II-I secolo a.C. con la cavea addossata alle pendici dell’Acropoli e conserva le prime 7 file di gradini, l’orchestra è pavimentata con lastroni di pietra calcarea.
Nel Foro, pavimentato a grandi lastroni di calcare, recanti le incisioni della epigrafe plateale, e nelle cui vicinanze sorgevano le “tabernae” e le officine, si innalzavano dei monumenti di cui restano solo le basi, dedicate agli imperatori, a personaggi illustri e a divinità. Una epigrafe dell’inizio del I secolo a.C. attesta la costruzione della Basilica, dove si amministrava la vita pubblica della città, si praticava il culto imperiale e si emettevano sentenze del tribunale. Con i ruderi della città romana nel 1173 fu edificata l’Abbazia cistercense di Santa Maria in Palazzo a navata unica e torre campanaria. Fu attiva fino al 1792.
[Crediti | Testi: Ottavio Di Renzo De Laurentis | Voce e musica: Red Sprecacenere, Studio Qreate | Foto: Laura Di Biase]