di: Ottavio Di Renzo De Laurentis

Montenerodomo | Le Mura megalitiche

Audioguida

Le Mura megalitiche

In epoca sannitica tra il VI e IV secolo a.C. l’attuale territorio di Montenerodomo era un “oppidum” fortificato, un centro di vedetta per controllare la viabilità e di difesa tattica dai Monti Pizzi a Monte Pallano. Questo spiega perché a Monteneromo si ha la più alta concentrazione di Mura megalitiche dell’intero comprensorio, distribuite sia nelle vicinanze del centro abitato che sulle colline circostanti, in particolare Colle della Guardia e Monte di Maio. I rilievi rocciosi disegnano idealmente un semicerchio al cui interno nella parte pianeggiante ospita l’insediamento di Iuvanum, la cui area ha una valenza strategica poiché equidistante dai fiumi Sangro ed Aventino,  difeso naturalmente dalla Maiella e dalla estesa catena dei Monti Pizzi.

La moderna Montenerodomo si sviluppa a ridosso di due principali rilievi: uno posto più in alto a Colle Valzo, e l’altro posto più in basso a Monte Calvario. La cinta fortificata in opera poligonale è attualmente visibile solamente nella parte più bassa e si pensa che non vi fosse un perimetro murario che cingeva tutto il sito dove si trovano quattro porzioni di cinta fortificata poligonale. Due si localizzano sul lato nord di Monte Calvario e su ambedue i lati della strada che da Torricella Peligna arriva a Montenerodomo. Una terza porzione di mura lunga 10 metri e alta 3, la si ammira maestosa sopra il campo sportivo.

Il tratto certamente più significativo è quello della pineta che conserva ancora delle mura megalitiche per una lunghezza di circa 50 metri e per un’altezza di 2 metri. Si tratta di una delle testimonianze più significative e spettacolari della perizia tecnica dei Sanniti. I grossi blocchi di pietra calcarea locale potevano anche misurare 2 metri in modo da formare una rudimentale ma funzionale barriera difensiva.

 

[Crediti | Testi: Ottavio Di Renzo De Laurentis | Voce e musica: Red Sprecacenere, Studio Qreate | Foto: Laura Di Biase]