di: Ottavio Di Renzo De Laurentis

Montenerodomo | La Chiesa Evangelica

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La Chiesa Evangelica

A Montenerodomo ci fu agli inizi del 1900 un tentativo di diffondere il culto evangelico in un paese da sempre di fede cattolica. Furono alcuni emigranti monteneresi di ritorno dagli Stati Uniti d’America che nel 1906 iniziarono a costruire una Chiesa Evangelica nel rione San Martino destinata a diventare un centro di evangelizzazione anche dei vicini paesi. Gli “emigranti americani”, come li chiamerà Benedetto Croce, erano degli abili muratori i quali per la costruzione della Chiesa Evangelica non solo fecero delle generose offerte, ma rinunciarono anche a parte del loro salario. Per alcuni anni ci fu anche un pastore che svolgeva le funzioni religiose, ma, secondo Benedetto Crocenon ha attorno nessun fedele e per non annoiarsi troppo, a fare un po’ di scoletta ai ragazzi che vogliono ascoltarlo”.

Ma perché la popolazione di Montenerodomo disertava la Chiesa Evangelica? Le ragioni vanno ricercate nella dottrina religiosa predicata dagli evangelici che, fra l’altro, non hanno il culto dei santi e neppure della Madonna, sono contrari alla ripetizione del sacrificio di Cristo nell’eucaristia come avviene nelle messe, né riconoscono l’autorità dei sacerdoti, dei vescovi e dello stesso papa. Tutti principi contrari alla fede cattolica e alle pratiche religiose di quel tempo.

La Chiesa Evangelica per mancanza di seguaci per un certo tempo fu adibita a magazzino e poi a teatro fino al novembre del 1943 quando fu distrutta dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Ridotta in macerie (si salvò solo il rosone della facciata principale che fu poi collocato nella Chiesa di San Martino), ci furono vari tentativi andati a vuoto per acquistarne il sito, fino a quando nel 1950 l’area passò ad un privato che vi costruì una propria residenza.

 

[Crediti | Testi: Ottavio Di Renzo De Laurentis | Voce e musica: Red Sprecacenere, Studio Qreate | Foto: Laura Di Biase]