L’8 settembre del 1943 è una data importante per la risorgente storia d’Italia con la firma dell’armistizio e della resa del governo Badoglio agli Alleati e la conseguente ritorsione tedesca che occupò militarmente tutta la Nazione. Tra le strategie militari messe in campo dai tedeschi ci fu la demarcazione della Linea Gustav che dall’Abruzzo alla Campania divideva l’Italia in due parti per constare l’avanzata dal sud degli anglo-americani. Torricella Peligna si trovò all’interno del teatro di guerra. Fu occupata dai tedeschi che fecero razzie, vessazioni, deportazioni, violenze ed eccidi fino alla totale distruzione del paese.
Eppure, nonostante le sofferenze, i lutti, i feriti, con gli uomini al fronte e i giovani a combattere con la Brigata Maiella, la popolazione di Torricella Peligna si rese protagonista di una nobile Resistenza umanitaria. Non furono pochi i fuggiaschi avversi al regime fascista che, per superare la Linea Gustav, trovarono lungo il sentiero della libertà accoglienza e protezione nella generosità dei torricellani.
La testimonianza più commovente di questa Resistenza umanitaria e dello spezzare il pane con i fuggitivi, è quella della scrittrice italo-cubana Alba De Céspedes intellettuale e partigiana che ha lasciato una straordinaria descrizione della generosità della popolazione di Torricella Peligna nel suo diario, quando dall’8 ottobre al 20 novembre del 1943, trovò rifugio “in una stalla remota a 1000 metri” nel bosco della “Defensa” vicino ai “Tre Confini”:
“Entravamo nelle vostre case timidamente - ricorda la De Céspedes - un fuggiasco, un partigiano, è un oggetto ingombrante, un carico di rischi e di compromissioni. Ma voi neppure accennavate a timore o prudenza: subito le vostre donne asciugavano i nostri panni al fuoco, ci avvolgevano nelle loro coperte, gettavano un’altra manata di polenta nel paiolo.. . Non c’era bisogno di passaporto per entrare in casa vostra. C’erano inglesi, romeni, sloveni, polacchi, voi non intendevate il loro linguaggio ma ciò non era necessario; che avessero bisogno di aiuto lo capivate lo stesso. Che cosa non vi dobbiamo, cara gente d’Abruzzo? Ci cedevate i vostri letti migliori, le vesti, gratis, se non avevamo denaro”.
Alba De Céspedes il 20 novembre del 1943 partì da Torricella Peligna e passata indenne la Linea Gustav, raggiunse Bari dove continuò la sua missione di partigiana guadagnandosi un posto d’onore tra le donne che hanno scritto pagine di storia.
[Crediti | Testi: Ottavio Di Renzo De Laurentis | Voce e musica: Red Sprecacenere, Studio Qreate | Foto: Laura Di Biase]