Il Museo Civico: il mistero della Mummia di Torricella Peligna
Nei primi anni del 1990 a Torricella Peligna durante i lavori di restauro della Chiesa parrocchiale di San Giacomo Apostolo, le cui origini risalgono al XII secolo, è venuto alla luce un sarcofago ligneo all’interno del quale si trovava, in ottimo stato di conservazione, un corpo maschile mummificato, la cui sepoltura risale probabilmente al XVII secolo. Il luogo della sepoltura, un edificio sacro, fa intendere chiaramente che si tratta di un personaggio illustre, un nobiluomo o un mercante o forse un “balivo”, cioè un governatore dei borghi medievali-rinascimentali con poteri giudiziari e amministrativi. Gli studi antropologici, effettuati dal Laboratorio di Antropologia della Soprintendenza Archeologica d’Abruzzo - Chieti, hanno permesso di stabilire il sesso, l’età alla morte e la statura di un metro e 64 centimetri.
L’inaspettato rinvenimento è di eccezionale importanza, in quanto si tratta di un raro caso di mummificazione spontanea, avvenuta per cause naturali, senza l’intervento di imbalsamatori. Le particolari condizioni di sepoltura hanno favorito anche una rapida disidratazione del corpo dopo la morte che ha così conservato lo scheletro nella sua interezza.
L’intervento di restauro è consistito nell’eliminazione degli agenti inquinanti, mentre, altri interventi conservativi, sono stati effettuati dall’Unità operativa di Antropologia dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti – Pescara che ha collocato il corpo mummificato in una teca in vetro, con atmosfera controllata, nel piccolo Museo Civico di Torricella Peligna situato all’interno della Mediateca John Fante.
La scoperta di questa misteriosa Mummia, ha contribuito ad approfondire gli studi su alcune delle caratteristiche biologiche e sociali, oltre agli usi e costumi, della popolazione benestante, e non solo, di Torricella Peligna nel Seicento.
[Crediti | Testi: Ottavio Di Renzo De Laurentis | Voce e musica: Red Sprecacenere, Studio Qreate | Foto: Laura Di Biase]