Casa di Vincenzo Tobia Bellini, nonno del celebre compositore di opere liriche Vincenzo Bellini
Fra le glorie di personaggi storici nati a Torricella Peligna, un posto in primo piano lo occupa Vincenzo Tobia Nicola Bellini nonno del più famoso Vincenzo Bellini. La casa di Bellini in Corso Umberto I è quella dove il capostipite di una famiglia di musicisti nacque il 12 maggio 1744.
Vincenzo Tobia dal 1755 studiò nel conservatorio Sant’Onofrio di Napoli ed ebbe tra i suoi maestri anche Nicola Porpora. Nel 1767 si trasferì nel regno di Sicilia stabilendosi a Catania dove passerà il resto della vita componendo musica da chiesa con opere sacre incentrate sui profeti biblici. Dalla moglie Michelina Burzi ebbe cinque figli, fra cui il primogenito Rosario che sarà il padre del più celebre Vincenzo. Vincenzo Tobia muore a Catania l’8 giugno 1829.
La musica è stata una componente connaturale della famiglia Bellini. Oltre al capostipite Vincenzo Tobia, anche i figli seguirono le sue stesse orme: il primogenito Rosario fu maestro di cappella e insegnante di musica presso le famiglie nobili di Catania. A seguire Carmelo insegnante di teoria e solfeggio nel reale ospizio di beneficenza e Mario organista nella cattedrale del capoluogo etneo.
Ma la sublimazione artistica della famiglia Bellini originaria di Torricella Peligna, avvenne con Vincenzo Bellini figlio di Rosario nato nel 1801. Fin dall’infanzia con le prime lezioni di pianoforte impartite dal padre dimostrò una straordinaria vocazione musicale la cui creatività ancora oggi continua a brillare nel firmamento della lirica. Le opere di Vincenzo Bellini, fra cui Norma, I Puritani, I Capuleti e i Montecchi, Il Pirata e La sonnambula, sono fondate essenzialmente su una sensualità romantica del tutto nuova per il suo tempo con un perfetto equilibrio tra il bel canto e un’intensa drammaticità.
[Crediti | Testi: Ottavio Di Renzo De Laurentis | Voce e musica: Red Sprecacenere, Studio Qreate | Foto: Laura Di Biase]