Silvio D’Amico: il rinnovatore del teatro italiano e fondatore dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica
Nel pantheon delle personalità della cultura originarie di Torricella Peligna la famiglia D’Amico occupa un posto privilegiato per la storia della cultura grazie a Silvio D’Amico rinnovatore del teatro italiano e fondatore dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica, dell’Enciclopedia dello Spettacolo e autore della Storia del teatro drammatico che costituiscono la bibbia dell’arte del palcoscenico. Silvio era pro nipote di Domenico D’Amico, maestro d’arte, nato a Torricella Peligna nel 1819 e, come riporta la targa affissa davanti alla sua casa in Via Roma, “onorò il suo nome e la città natale, lasciò numerose testimonianze del suo operare a Roma dove promosse e incoraggiò la presenza di artisti abruzzesi”.
Silvio D’Amico nacque a Roma il 3 febbraio 1887 dove il padre Fedele si era trasferito da Torricella Peligna. La madre, Filomena Viola, era romana e proveniva da una famiglia di intellettuali. Iscritto all'università, Silvio si laureò in giurisprudenza e frequentò anche la facoltà di lettere e filosofia. Dopo il matrimonio nel 1911 con Elsa Minù, dalla quale ebbe tre figli: Fedele compositore e critico musicale, Marcello e Alessandro, iniziò la sua attività come critico militante che coincise col suo debutto come autore teatrale con un testo tratto da laudi sacre del XIII e XIV secolo, “Mistero della Natività, Passione e Resurrezione di Nostro Signore”: esempio raro e filologico di drammaturgia religiosa.
La direzione dell'Accademia, fondata nel 1936, non lo distolse mai dal suo quotidiano contatto col teatro pubblicando il saggio “Il teatro non deve morire” e firmando le cronache teatrali per varie riviste fra cui Scenario e Rivista italiana del dramma. Amico di Pirandello, D’Amico sentì sempre più l'esigenza di dare una sistemazione critica e storica alle sue ricerche drammaturgiche e iniziò a lavorare alla sua opera più importante la “Storia del teatro drammatico”, a cui fece seguito un'altra opera unica al mondo: l“Enciclopedia dello Spettacolo”. Oltre al teatro scrisse il romanzo “Le finestre di Piazza Navona”. Silvio D’Amico morì a Roma il 1° aprile 1955.
[Crediti | Testi: Ottavio Di Renzo De Laurentis | Voce e musica: Red Sprecacenere, Studio Qreate | Foto: Laura Di Biase]